Perché LOSCRITTOREFANTASMA?

Quando hai bisogno di scrivere un libro ma non hai tempo, non sai dove iniziare o come finire, puoi chiedere aiuto alla tua prof. di italiano delle medie, al famoso giornalista amico di tua cugina, all'intelligenza artificiale, oppure a un ghostwriter. ​

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Sarà la penna giusta?​

LOSCRITTOREFANTASMA ha una buona penna, ma non la migliore.

 

Il mercato editoriale pullula di professionisti della scrittura: ghostwriter, editor, protettori del verbo, difensori della parola, guru della sintassi, revisori e snob della grammatica, e grandi firme che qua e là pagano i conti scrivendo nell’ombra. 

La penna è veloce ma non è un fulmine: massimo 90.000 parole in due settimane, il che potrebbe darti il libro che ti serve in un paio di mesi: 30 giorni di architettura (=progetto e design editoriale) e altri 30 sulla tastiera.

Per l'ipervelocità c'è l'AI.

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Arruolare un ghostwriter non è illegale?

No: assumere uno scrittore fantasma non è illegale, nemmeno immorale. Non è una brutta cosa, né una faccenda che riguarda solo i grandi tennisti ("Open", di Agassi, hai presente?): farti aiutare da un ghostwriter potrebbe essere un'ottima idea, sempre a patto di trovare la penna che faccia per te.​​

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Non è detto che la tua penna sia qui 

LOSCRITTOREFANTASMA non scrive per tutti, non solo perché le sue tariffe sono alte e nemmeno perché lavora su prenotazione e in dodici mesi non segue più di sei autori.

Ci sono moltissime persone per cui LOSCRITTOREFANTASMA non scrive. 

 

LOSCRITTOREFANTASMA lavora solo: 

• per chi crede nel potere dei legami e della collaborazione;

• per chi non ha il tempo per scrivere, ma ne ha almeno per capire se sia la penna adatta ai suoi scopi;

• per chi sa che i buoni libri non crescono sugli alberi (e non rendono milionari dalla sera alla mattina) ma sono capaci di mettere radici e resistere ai secoli.

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