COINCIDENZE DA FANTASMI
- R.G.D.A.
- 1 feb 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Le cose accadono, a prescindere dalla mia (e pure dalla vostra) volontà, dall’enfasi, dalla motivazione, dagli intenti e a volte anche dalla stessa presenza di un osservatore più o meno onnisciente.
Mentre consegno l’editing di gennaio (immagine), guardo al Sol Levante e sogno un funerale irlandese, mi ritrovo a riflettere con i miei #fantasmi sui circuiti che collegano i nostri libri, le nostre vite e quelle delle storie che incontriamo.
«Pensa!» – gongoliamo tra di noi via Skype – «A luglio, nel plot per il sequel di Pierino* parlavamo di prezzemolo* e a settembre è arrivato un libro sul prezzemolo*; poi a ottobre abbiamo lavorato sul #39 la cui profezia si è realizzata con il #40, che ha poi portato al #44…»
Con gli occhi del narratore onnisciente, il nostro sembra un percorso circolare, una specie di spirale che forse non è una spirale, ma un frattale, o un disegno cachemire o un non-lo-so.
Fatto sta che ci siamo resi conto che quello che scriviamo in un libro accade nella vita di chi ci contatta per il successivo, quasi fossero “profezie auto-avveranti”.
E?
Niente, fa un po’ paura, ma anche no.